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OBER-NAV KAOS MUNDI 2° viaggio (la trilogia del mare)

Publié le par Judah Kanos

Fummo svegliati in piena notte, il sole era già alto, risalivano lungo la spiaggia verso il luogo dove ci eravamo assopiti, ridendo e scherzando ci raggiunsero.

Pare che abbiamo buone novelle da ascoltare pensai, ed era cosi`, proprio cosi`.

Si sedettero trà di noi e cominciammo a parlare, erano riusciti ad azionare le turbine, avevamo elettricità, e luce fu...

Sul 5nto ponte avevano trovato delle celle frigorifere e infondo ad una stiva delle specie di botti in terracotta,

Ottime, penso`Akeya, potrmo farci fermentare i frutti...Alcool...pensai, almeno avremo qualcosa per cui brindare alla sorte.

Ci dividemmo in 2 gruppi, una 20ntina si occupava della nave, tutti gli altri si sarebbero occupati di trasportare i frutti unico cibo a disposizione dall isola ai frigo della nave, 5 partirono alla ricerca di acqua, io...andai a dare un occhiata sulla nave, volevo vedere a che punto eravamo arrivati.

Mi issarono a bordo e scesi dalla scialuppa mettendo il mio piede sinistro sul ponte di coperta,

Mehur...mehur... gridava, correndo verso di me

Vieni a vedere che cosa abbiamo trovato...

Ci vogliono almeno una 15cina di minuti per andare da babordo a tribordo e almeno una 40ntina per andare da prua a poppa,

Ci sono 2 piccoli cannoni...

Degli sparasagole vorrai dire...e se non li possiamo caricare sono solo un peso morto...dissi io

Ci sono 50 bidoni da 10 Kg di polvere nera e ci sono anche delle scatole con una roba bianca...che puzza...benzina e acetone....

Carburo dissi io...abbiamo delle bottiglie ?

si una 40ntina, ma a che ti servono ?

Per andare a pesca !...ti piace la pesca !...io vado matto per la pesca !...

Al mio ritorno sull' isola un altra buona novella mi attendeva, c' era l' acqua ma...lontana...30 minuti, decidemmo che una decina di noi avrebbe fatto la spola tra la fonte e i serbatoi da riempire.

Prendo con me una 10cina di Hinabitanti e gli spiego... Prendi una bottiglia, gli metti un pugno di polvere nera, poi metti qualche pezzo di carburo, poi metti abbastanza di questi ciotoli...abbastanza da coprire il carburo, poi aggiungi questa ghiaia fine ed infine tappi tutto con la sabbia, quando getti la bottiglia a mare il peso la trascina verso il fondo e l' acqua entra attraverso la sabbia, la ghiaia la fa colare più velocemente verso i ciotoli, una volta raggiunti cola sul carburo che si incendia, la polvere nera poi fa il resto...

Per oggi ne gettiamo 2 e vediamo...se stasera si mangia pesce...

E pesce fù, ne portammo a riva circa 200, noi eravamo circa 60.

Poco male dissi io gireremo intorno all' isola alla ricerca di zone più pescose altrimenti...quando sarà il momento, partiremo con quello che abbiamo, e sarà molto...molto più di niente.

Proprio cosi`, mai abbandonare, provaci anche se sai di fallire, solo cosi`varrai più di chi deride la tua sconfitta, tu hai avuto le palle di provare, hai osato affrontarti, hai sfidato la sorte, lui...è stato solo li a guardare, senza fare niente...non conta più di un parassita.

Ci voleva almeno una settimana per riuscire a rimettere tutto a posto, radar, compiuter, il sistema di navigazione, come usarlo.

La nave funzionava ad energia nucleare, cio`non toglie che bisognava ricaricare le batterie e ci voleva qualche giorno per farlo.

Hacheya ed io organizzammo un affumicatoio per conservare il pesce, il resto lo congelammo, in una settimana avevamo messo da parte scorte di cibo ed acqua sufficienti a passare un mese intero senza problemi...e poi ?...,.

Caricammo anche un bel po' di ciotoli e di pietre + o - grosse come l' imboccatura degli sparasagole, questo ci permetteva di dare il benvenuto a chiunque avesse cattive intenzioni, meduse aerofaghe comprese.

Infine i giorni passati e scaduti venne il giorno della partenza...e partimmo...per attraversare questo grande oceano, in terra di OBER-NAV.

Quando fummo sulla nave portammo le botti con i frutti fermentati sul ponte.

La partenza era all' indietro, la prua era leggermente insabbiata, ma questo non rappresento`un vero problema, una volta disincagliata la prua e preso il largo bisognava dirigere la prua...verso dove ? ...

Nei dati contenuti nel pilota automatico c' erano diverse coordinate ma non sapevamo a cosa corrispondessero, quindi decidemmo le coordinate da seguire con un sorteggio, l' unico modo che avevamo per permettere al Kaos di darci le coordinate giuste.

Una volta terminata la manovra partimmo, e brindammo...alla sorte...

Dopo tre giorni di navigazione quasi noiosa io e Hakeya decidemmo di ...gicarci il confronto ...

Prendemmo una corda lunga quanto la mia altezza e quella di Hakeya, cioè 3 metri e 46 centimetri, questo è il raggio del cerchio che costituisce la piattaforma del gioco... o meglio ...il ring per un combattimento,

Il gioco non consiste nel colpire l' avversario me nello schivare i suoi attacchi, se colpisci l' avversario 2 volte consecutive senza essere colpito hai vinto, se l' avversario esce dal cerchio ha perso.

Siamo al centro pronti per il saluto, il pugno della mano destra nel palmo della mano sinistra,

da quel momento, proprio quel momento, quel preciso istante che passa tra l' inerzia e il Big-Bang, schivo la mano di Hakeya che mi arriva in piena faccia, poi tre passi indietro per evitare i relativi colpi...mi fermo al limite del cerchio, un attimo di pausa della mia sleale avversaria, ma chi se ne frega, le regole per essere confermate bisogna infrangerle...altrimenti sono inutili...,.

Mi blocco al limite del cerchio e Hakeya mi gira un calcio diretto allo stomaco, anche stavolta schivo ed afferro la gamba, lei si gira di scatto e stavolta mi colpisce con un calcio in piena mascella, cadiamo entrambe a terra, ma ci rimettiamo subito in posizione, neanche il tempo di riflettere e gli rendo il calcio allo stomaco e siamo pari, Hakeya si rialza e ...

Juk !...Juk !... Shesta !... qui !...qui !... Attenzione

Il radar segnalava qualcosa ed era proprio davanti a noi, andammo a prua ma non si vedeva niente all' orizzonte ma...qualunque cosa fosse non era lontana...

pensammo a caricare gli sparasagole per precauzione, non si sa mai...a volte è meglio essere pessimisti a ragione piuttosto che ottimisti a torto.

Eccole finalmente le vediamo, un gruppo di meduse vola alto nel cielo ma...non per molto, stanno scendendo. Con gli sparasagole non possiamo sparare molto lontano ma abbastanza da poterne colpire almeno qualcuna, in caso che giri al peggio possiamo rinchiuderci nel castello, le porte sono a tenuta stagna, impossibile che riescano ad entrare e noi ad uscire.

Proviamo a tirare una scarica dagli sparasagole e riusciamo a colpirne una, ricarichiamo veloci come il vento il primo sparasagole e dagli...una altra botta e la medusa volante esplode con un tuono e ne fa esplodere altre 6 che gli stanno intorno, il secondo sparasagole e pronto e anche questa volta va a segno, le altre meduse si alzano alte nel cielo e cambiano direzzione, e una buona occasione per tornare alle botti per bere il succo fermentato dei frutti e brindare alla sorte.

Una volta tornati alla banale normalità mortalmente noiosa non ci restava che goderci la crociera, la meta del nostro viaggio intanto si avvicinava...sempre di più...fino al giorno che fu tanto vicina che potemmo vederla, era la fine del nostro 2condo viaggio, il 2° viaggio in terra di OBER-NAV.

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INFRACAPITOLO

Prima di partire per il terzo viaggio, quello che conclude la trilogia del mare ed è preludio della parte finale del racconto, cioè la tetralogia dell' aria è d' obbligo che vi spieghi qualche particolare, in modo da rendere più comprensibile il seguito del racconto,

Quando arrivammo non c' era nessun porto ad attenderci, rispondevano al nostro S.O.S da un isola piccolissima, una superfice non superiore ai 2 Km quadrati, al centro dell' isola una costruzione a forma di cubo spuntava dalla vegetazione che faceva contorno, una volta stabilito il contatto e spiegato il naufragio ci dissero di aspettare le loro lance a motore, e fu cosi`che toccammo terra dopo 12 giorni di viaggio.

Ci accolsero sulle loro lance a motore, almeno questi avevano un aspetto umano e non sembravano aggressivi, Entrammo finalmente nel cubo, all' interno ad attenderci c'era un comitato di benvenuto di una 20ntina di persone, dopo le presentazioni ci dissero di seguire i droni che non avevamo notato sulle nostre teste, dissero che ci avrebbero condotto alle nostre stanze, e io domandai

Perchè io e Hakeya abbiamo un solo drone ???

BEH ! pensavamo che voi .....dissero loro

Se è cosi`andiamo, non restiamo qui`a perdere altro tempo dissi

Le stanze erano confortevoli anche se arredate in modo un po' ... diciamo asettico, passammo la serata in relax radunati in un grande salone, bevemmo, mangiammo e parlammo del futuro,

Non preoccupatevi se sto sudando, non è il calore, ma la notte con Hakeya...quella fà sudare duro...

Al mattino ci chiamarono in assemblea e ci spiegarono che dove ci trovavamo non era le città, era solo un ascensore per discendere alla città sotto al mare, ci spiegarono anche che era un campo di forza che impediva all' acqua di invadere la città, e ci spiegarono anche che quella tecnologia veniva da alieni, a quello serviva la nave che avevamo trovato, a portare un certo numero di loro in un punto preciso dell' oceano, e gli alieni lii avrebbero trasportati in un altro mondo,

Una volta raggiunta la città sotto il mare un sommergibile ci avrebbe portati alla terra ferma, dove avremmo potuto proseguire il nostro viaggio verso la nostra città, dove tutto è cominciato, dove tutto avrà fine.

OBER-NAV KAOS MUNDI 2° viaggio (la trilogia del mare)
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